The Italian Stone Theatre è il padiglione di Marmomac dedicato all’eccellenza litica italiana, dove il tema dell’edizione 2019 era “Naturality”, ossia la naturalità della pietra intesa nel suo aspetto più puro. Uomo e tecnologia si confrontano con pietra e natura, in un rapporto di estrema attualità.
La mostra Percorsi d’Arte, curata da Raffaelo Galiotto e giunta alla seconda edizione, ha indagato il tema dell’utilizzo delle macchine nella lavorazione artistica della pietra. Negli ultimi anni, con la diffusione delle tecnologie numeriche, sia l’industria che l’artigianato del settore litico si sono dotati di strumentazioni sempre più performanti. Cinque artisti internazionali che da tempo sperimentano le tecnologie numeriche per la lavorazione lapidea hanno dato vita, in collaborazione con aziende italiane leader nella produzione di macchinari, software e utensili, a cinque opere sul tema della naturalità della pietra.
NICOLAS BERTOUX SULLA TECNOLOGIA WATERJET
Nato in Francia, Nicolas Bertoux ha cominciato la sua carriera come architetto d’interni a Parigi prima di dedicarsi totalmente alla scultura. Il suo principale obiettivo è quello di integrare le sue opere nell’ambiente, ispirandosi allo spazio, la cultura, la storia e la natura del luogo. Le sue sculture monumentali si trovano in Francia presso il Parlamento Europeo di Strasburgo o nel centro della Città di Ronchamp. Altri progetti di arte pubblica si possono vedere in Taiwan all’Istituto dei Trasporti di Taipei, nel Museo delle Belle Arti di Kaohsiung e presso il Centro Culturale di Hsin Chu, al Corporate Avenue di Shanghai e al parco Olimpico di Pechino in Cina.
È l’artista stesso che ci spiega come la collaborazione con CMS abbia portato risultati eccellenti, impensabili senza l’ausilio di una macchina tecnologicamente molto avanzata come Brembana Idroline S. “Con la tecnologia waterjet abbiamo la possibilità di fare come un’incisione in un blocco di marmo, dunque questa tecnologia permette di separare gli elementi senza quasi toccarli. Questo è ovviamente assolutamente impossibile da fare con tecnologie tradizionali: tagliando a mano con uno scalpello, con un disco diamantato, con un martello pneumatico… La tecnologia ci permette di realizzare una cosa che non sarebbe mai stata possibile fare senza le nuove tecnologie waterjet. In più questa macchina waterjet con 5 assi di inclinazione permette di fare dei tagli che si adattano perfettamente al progetto.”
CMS STONE TECHNOLOGY
Roberto Mingardi, Product Manager CMS per il settore Stone Technology, analizza invece le implicazioni che derivano dallo spingersi costantemente oltre i precedenti limiti tecnologici. “Gli stimoli che vengono dal mondo del design e della creatività rappresentano per CMS nuove sfide da cogliere. Tutte le linee curve disegnate dall’artista sono state trasformate in superfici tridimensionali inclinate nello spazio. La vera sfida è stata quella di inserire queste superfici all’interno di un blocco di marmo dello spessore di 12,5 cm. La tecnologia ha il compito di rispondere alle esigenze del mercato traducendole in nuovi prodotti e nuovi processi, ma più che mai ha l’obbligo di rendere questi processi accessibili a tutti, dal grande al piccolo laboratorio.”
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