Nonostante le recenti notizie sui dazi provenienti da oltreoceano, le imprese del made in Italy continuano a guardare al mercato statunitense con fiducia, consapevoli di come questo sia uno dei principali driver dell’economia mondiale.
Di investimenti transatlantici e nuove opportunità di business negli USA per le imprese emiliano-romagnole, si è parlato il 27 marzo, al teatro Galli di Rimini, in occasione del convegno organizzato da AmCham Italy, la Camera di commercio americana in Italia, in collaborazione con ExportUsa. L’evento ha riunito imprese del territorio che hanno fortemente investito nelle relazioni commerciali con gli Stati Uniti, come Scm Group, oltre a istituzioni, esperti e investitori provenienti da entrambe le sponde dell’Atlantico. In comune, l’obiettivo di rafforzare le relazioni commerciali tra l’economia emiliano-romagnola e quella statunitense.
Per una realtà come Scm Group che esporta il 90% del suo fatturato all’estero e che vede negli USA il primo mercato estero di sbocco, è quanto mai fondamentale continuare a valutare nuove opportunità di business. Lo ha sottolineato al convegno Andrea Aureli, presidente del Gruppo. Oltreoceano Scm Group investe fin dagli anni Settanta per potenziare la sua presenza con filiali commerciali a gestione diretta, ha all’attivo molteplici collaborazioni con il mondo della ricerca universitaria e delle startup e ha acquisito anche una società leader nel settore delle tecnologie per la lavorazione dei materiali compositi, Dms a Colorado Springs. “Con gli Stati Uniti i rapporti sono sempre stati positivi ed entusiasmanti - ha affermato Aureli -. Scm Group è sempre aperta a nuove opportunità di internazionalizzazione, specialmente negli USA dove il made in Italy per la sua capacità di fare innovazione e la forte tradizione industriale, continua ad avere un grandissimo appeal. Dunque ben vengano tavoli di confronto e dialogo tra istituzioni e imprese su opportunità di business, presenti e future”.