Oltre 65 anni di attività che generazione dopo generazione hanno continuato a trarre linfa dalla passione per il legno, il rispetto per la natura e una forte e costante visione innovativa. Sono questi i pilastri di Grupo Valco, una storia imprenditoriale che da sempre vede al timone la famiglia Oliveira, specializzata nella produzione di porte e altre soluzioni per strutture residenziali, alberghiere e commerciali.
Come ci spiega l’amministratore delegato di Grupo Valco, Rui Oliveira, ogni anno vengono realizzate in media 120mila porte e 60mila armadi, e non è tutto perché l’azienda si occupa anche di prima lavorazione del legno, con una capacità di produzione annua di 26mila tonnellate di segati di pino marittimo provenienti principalmente da foreste situate nel cuore del Portogallo, dove la stessa impresa fonda le sue radici.
Fu il padre di Rui Oliveira, Gabriel, a fondare Grupo Valco nel 1958, partendo con una piccola falegnameria. “Nei decenni ci siamo evoluti fino a diventare fornitori di grandi multinazionali dell'edilizia come Mota-Engil, Teixeira Duarte, Casais, A Santos...”, racconta Rui Oliveira. “Le porte rappresentano circa il 40% della nostra produzione, i mobili un altro 40%, mentre il resto si divide tra la vendita di rivestimenti per pannelli e di legno di pino marittimo portoghese. Vendiamo prevalentemente in Portogallo ed esportiamo in più di 34 Paesi tra cui Spagna, Marocco, Capo Verde, Angola, Mozambico e Israele”.
Oggi al fianco di Rui ci sono la moglie e i figli, insieme a 160 dipendenti. I due stabilimenti vantano una superficie produttiva complessiva di circa 80.000 metri quadrati e l’adozione di tecnologie avanzate è sempre stata una costante per la crescita del gruppo.
“Ciò che ci ha aiutato a progredire nel tempo è la collaborazione con SCM e il suo rivenditore portoghese Lignotec che hanno saputo consigliarci le soluzioni tecnologiche più congeniali alle nostre esigenze. Macchinari che ci permettono di offrire una produzione altamente personalizzata e di maggiore qualità”.
Grupo Valco si avvale di una dozzina di soluzioni SCM tra macchine e impianti, capaci di coprire ogni esigenza nella produzione di porte e armadi: profilatrici e squadratrici Celaschi, sezionatrici Gabbiani con magazzino automatico Flexstore, centri di lavoro cnc Morbidelli, bordatrici Stefani, levigatrici-calibratrici Dmc, presse Sergiani...
Gli acquisti più recenti sono soluzioni ad alta automazione per la produzione di porte. Per la squadrabordatura vediamo in azione una linea “stefani flex” dotata di rulliera automatica per il ritorno pezzi e asservita da due stazioni “mahros brush” per il carico e lo scarico automatico, che può lavorare porte fino a 120 Kg di peso. Nella stazione di alimentazione tutte le porte in entrata sono identificate tramite un sistema Rfid (radio Frequency Identification) che consente di rilevare in automatico tutte le informazioni relative alla produzione di ogni specifico pezzo grazie all’inserimento sullo stesso di un chip collegato al sistema MES – Manufacturing Execution System aziendale.
La seconda soluzione è una cella di foratura, fresatura e bordatura con un centro di lavoro cnc “morbidelli p800” asservito da un robot a 7 assi per il carico, la movimentazione e lo scarico, e completa di un sistema di supervisione e controllo. Anche qui le porte caricate sono identificate dal sistema Rfid prima di passare alla “morbidelli p800” per tutte le operazioni necessarie. Una volta lavorato il primo lato superiore della porta, il robot può prelevare la stessa, riportarla nel centratore per poi riprenderla e rimetterla nel centro di lavoro ribaltata di 180 gradi. A valle della cella, il robot si occupa di scaricare le porte oppure, nel caso di sfinestrature, di rimuovere gli eventuali resti generati per poi reinserire le porte nel centro di lavoro per riprendere le lavorazioni rimanenti.
Rui Oliveira afferma di apprezzare l’alta flessibilità e qualità di lavorazione di entrambi gli impianti. “Grazie a queste soluzioni riusciamo a produrre porte e armadi con processi a ‘lotto 1’ con grande efficienza. Grazie ai sistemi Rfid per la lettura e identificazione dei pezzi e ai software di supervisione integrati, questi impianti sono collegati con il nostro sistema gestionale aziendale e possiamo automatizzare e ottimizzare ancora di più i processi avendo a disposizione tutti i dati relativi alle commesse e alla produzione. La linea ‘stefani’ ci offre notevoli vantaggi rispetto alla concorrenza, ci permette di essere più veloci e di ottenere elevati livelli di personalizzazione per porte che possono presentare per la maggior parte caratteristiche tecniche molto precise, come nel caso di porte insonorizzate, tagliafuoco, porte resistenti alle radiazioni, principalmente applicate nel settore alberghiero e residenziale. Anche la cella ‘morbidelli p800’ è estremamente flessibile e la possibilità di asservirla con un robot ci permette di raggiungere performance superiori alla media”.
L’azienda portoghese è un vero esempio di azienda manifatturiera evoluta e intelligente, dove processi innovativi e trasformazione digitale sono veri plus distintivi rispetto ai competitors.
Grupo Valco non si ferma e ha già in mente i prossimi step per crescere ancora. “Oggi abbiamo la capacità interna di produrre tutti gli elementi di un edificio: porte, armadi, battiscopa, mobili da bagno... – conclude Oliveira - Il nostro prossimo passo sarà quello di includere la produzione di cucine per aumentare il fatturato del 20%”.
Rui Oliveira
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