SCM e Fontemaggi sono due aziende molto vicine, e non solo perché situate nello stesso territorio. Ad accomunarle è un modello di produzione industriale che strizza l’occhio alla digitalizzazione e all’automazione, mantenendo però le persone al centro del cambiamento. Una partnership confluita in un allestimento esclusivo: lo stand di SCM all’ultima edizione di Xylexpo a Fieramilano.
Una collaborazione che parla riminese ma guarda a tutto il mondo. Un viaggio intrapreso a braccetto, che trova una tappa fondamentale del suo percorso all’edizione 2024 di Xylexpo, a Fieramilano.
Fontemaggi e SCM sono due aziende che hanno in comune non solo il territorio di appartenenza - quella Rimini tradizionalmente vocata al turismo, che da sempre ha l’internazionalità nelle sue corde - ma anche una visione di impresa innovativa, lungimirante, che cavalca il cambiamento. Con questa visione Fontemaggi, specializzata in progetti di temporary design per fiere, congressi ed eventi sia in Italia che all’estero, ha saputo affrontare di petto uno dei periodi più ostici per l’intero settore in cui opera, quando nel 2020 la pandemia del Covid-19 l’ha costretta a fermarsi per un anno e mezzo.
“Per noi quel periodo legato al blocco degli eventi in presenza è stato un vero spartiacque - racconta Katia Celli, amministratore delegato e socia di Fontemaggi -. Eppure è in quella lunga e difficile pausa che siamo riusciti a trovare le forze per reinventarci: da artigiani abbiamo iniziato ad evolverci in un’azienda industrializzata pronta a dotarsi di processi produttivi più avanzati e digitalizzati. Lo abbiamo fatto tenendo le persone al centro del cambiamento e chiedendoci come poter attirare in azienda una nuova generazione di collaboratori ‘nativi digitali’. Ci siamo così messi nei loro panni, perché le persone sono da sempre al centro della nostra visione di business, e abbiamo iniziato ad esplorare il mondo della digitalizzazione e dei nuovi macchinari 4.0…”.
Un viaggio che ha portato Fontemaggi a pochi chilometri dalla sua sede di Casalecchio: direzione SCM. “Abbiamo vagliato le proposte di più potenziali partner e abbiamo scelto SCM perché abbiamo trovato in questa azienda e nel suo team una visione molto simile alla nostra, che pone la massima attenzione al servizio e all’ingegnerizzazione e digitalizzazione dei cicli produttivi. Per noi, che con i nostri progetti di architettura temporanea accompagniamo i clienti e i loro brand in giro per il mondo durante fiere ed eventi, non conta solo la qualità del prodotto che deve distinguersi in finiture, funzionalità e design. È altrettanto determinante ingegnerizzare e gestire in modo digitale tutto il processo per essere più veloci, accattivanti nel prezzo e raggiungere nuovi mercati”.
Una partnership che negli ultimi anni si è intensificata sempre di più, fino a confluire in un altro ambizioso progetto: la realizzazione dello stand SCM per l’ultima edizione di Xylexpo a Fieramilano. Per la prima volta SCM ha scelto di presentare le sue soluzioni tecnologiche in una modalità completamente multimediale e inedita, contestualizzandole in processi integrati e completi e per la sua nuova “casa” in fiera, dagli elementi strutturali agli arredi, ha scelto di affidarsi proprio a Fontemaggi.
“Siamo molto orgogliosi di poter accompagnare SCM in questa sfida – commenta Katia Celli alla vigilia di Xylexpo -. Nella realizzazione dello stand abbiamo utilizzato software, servizi digitali e macchinari SCM, quindi siamo stati partner sia nella parte progettuale che realizzativa. Il progetto è stato sviluppato a quattro mani: siamo partiti dal look&feel che contraddistingue la presenza di SCM nelle fiere internazionali e abbiamo cercato di valorizzare alcuni dettagli seguendo un taglio di finitura e design fortemente legato al made in Italy. Le macchine, i software e servizi digitali SCM ci hanno permesso di industrializzare il progetto e ci hanno aiutato a realizzare un allestimento esclusivo nel minor tempo possibile”.
Negli ultimi anni SCM ha accompagnato Fontemaggi in questo forte cambio di mentalità e di rotta, e continua a farlo tuttora su due fronti: alta tecnologia e digital transformation.
Fontemaggi si è dotata infatti di una soluzione engineering particolarmente adatta ad un settore come quello degli allestimenti di design, che chiede alta flessibilità, personalizzazione ed estrema qualità.
Si tratta di una cella composta da una sezionatrice automatica “gabbiani gt 3”, un magazzino automatico “flexstore elr” a tre assi e un centro di lavoro “morbidelli x400” a 5 assi in versione cella.
A questo impianto è stata affiancata anche una bordatrice automatica monolaterale “olimpic k 560” anch’essa garanzia di un’alta qualità di lavorazione
La cella lavora pezzi sia in mdf che in truciolare. La sezionatrice è veloce, precisa e garantisce prestazioni di altissimo livello. In particolare può movimentare e tagliare pannelli fino a 4250x2200 mm di dimensione, un grande vantaggio considerando che nel settore degli allestimenti si tende ad utilizzare pannelli molto grandi, oltre che leggeri, per favorire la posa in cantiere.
Il magazzino automatico a tre assi offre la massima flessibilità di lavorazione, permette di ottimizzare la gestione del materiale con meno spazio occupato senza rinunciare all’efficienza, e consente di risparmiare materiale grazie alla gestione automatica dei resti.
Il “flexstore elr” è dotato di sistema di etichettatura automatica e riesce a gestire, prelevare e manipolare pesi notevoli, anche qui in linea con le esigenze del mondo degli allestimenti dove le pareti tendono ad avere densità elevate.
Il centro di lavoro cnc “morbidelli x400” è in versione cella, con un piano di lavoro unico, e possiede un’ampia gamma di utensili per la foratura, la fresatura e il nesting per soddisfare ogni esigenza di lavorazione, anche le più complesse come la realizzazione di incastri nei casi in cui si vuole evitare la colla per favorire lo smontaggio degli arredi per il loro successivo utilizzo.
Normalmente sia questa cella che la sezionatrice sono caricate in automatico dal magazzino. I programmi sono preparati in remoto dai software di programmazione e vengono inviati al magazzino automatico dove è possibile gestire l’esecuzione delle liste in base al materiale disponibile. In alternativa per entrambe le macchine la lavorazione può anche essere eseguita localmente, con carico manuale, mettendo in esecuzione i programmi di lavoro direttamente dall’interfaccia operatore. Nel caso della “morbidelli x400”, in particolare, ciò può essere necessario per eseguire lavorazioni ulteriori sul materiale nestato.
Si tratta quindi di soluzioni altamente versatili e performanti, non solo per le loro caratteristiche tecniche, ma anche per il valore aggiunto dato dai software e servizi digitali abbinati.
Alex Baldassarri è uno degli operatori di Fontemaggi che hanno vissuto e creduto per primi in questo cambiamento: “Grazie ai nuovi macchinari 4.0 di SCM abbiamo aumentato notevolmente la produttività, non solo perché abbiamo potuto abbattere i tempi ‘morti’ grazie alle modalità di carico e scarico automatico, ma soprattutto perché grazie al flusso informativo tra ufficio di progettazione e fabbrica relativo alle commesse da produrre e ai sistemi di etichettatura automatica presenti sia nella sezionatrice che nel centro di lavoro cnc possiamo avere un controllo di ciascun componente, dal progetto all’imballaggio”.
“La trasformazione digitale ci sta permettendo di realizzare un cambiamento importante rispetto al passato – aggiunge Katia Celli -. La digitalizzazione delle informazioni ci consente di eliminare la carta, di evitare errori nel passaggio di informazioni, di avere un controllo del processo anche da remoto e infine di aumentare la capacità produttiva”.
“Anche per i falegnami, responsabili della customizzazione dei pezzi a bordo macchina, è stato un cambiamento importante. Prima la gestione del progetto era tutta delegata a loro, adesso invece attraverso software per la progettazione di prodotti CAD 3D, gestiamo il processo a monte, in ufficio, e questo ci permette di velocizzare i tempi ed evitare errori nella produzione”.
Il processo inizia quindi dall’ufficio, nella fase di preparazione e progettazione di ogni pezzo. Marco utilizza software per la progettazione CAD 3D e i due software di SCM Maestro cnc e Maestro nesting che dal CAD-CAM, grazie al Modulo Maestro 3D avanzato, importano le liste di tutti i singoli elementi di arredo che andranno realizzati sul centro di lavoro cnc. Stefano utilizza invece Maestro ottimo cut per l’ottimizzazione della fase di taglio e la programmazione della sezionatrice.
Entrambi monitorano la produzione in macchina attraverso Maestro connect, la piattaforma IoT di SCM, potendo in questo modo sia accorgersi di eventuali fermi macchina, che verificare lo stato di salute complessivo delle macchine e la loro performance produttiva in relazione agli obiettivi di produzione da raggiungere giornalmente. Tutte le macchine di Fontemaggi sono infatti connesse e possono così beneficiare di tutti i vantaggi offerti da Maestro connect. Tra questi, la possibilità di aprire ticket di assistenza tecnica e ricevere risposte tempestive dal service SCM, poter consultare dati sulla produzione delle macchine in tempo reale, scaricare dall’applicazione tutti i report di produzione per una successiva e approfondita gestione e analisi interna volta a rendere i processi più efficienti e a risparmiare su costi e materiali utilizzati.
Ma, soprattutto, Fontemaggi può aumentare ulteriormente la produttività delle proprie macchine attraverso il servizio proattivo di assistenza tecnica e advisory fornito da SCM tramite la nuova Digital Control Room che grazie all’analisi dei dati provenienti dalle migliaia di macchine connesse in tutto il mondo e all’esperienza dei service SCM, è in grado di anticipare situazioni di eventuale rischio e potenziali fermi o guasti consigliando per tempo le azioni più idonee. A Stefano, ad esempio, è capitato di essere chiamato dai tecnici SCM per verificare una potenziale anomalia sulla bordatrice e successivamente ricevere le istruzioni per programmare la macchina in modo da aumentarne l’efficienza. “Il successo di questa collaborazione con SCM - conclude Katia Celli - è stato possibile anche grazie al cambiamento culturale interno favorito dagli importanti investimenti che l’azienda ha fatto in formazione e che hanno portato ad un ridisegno delle competenze dei nostri tecnici e artigiani”.
Ancora una volta non sono solo le innovazioni tecnologiche e digitali a permettere di raggiungere nuovi traguardi: tutto questo non sarebbe possibile senza le persone e le loro competenze, come racconta questa partnership tra Fontemaggi e SCM.
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