Parliamo in questa sede delle tecniche utilizzate per la realizzazione dei prodotti in legno, ipotizzando soprattutto che il legno lamellare possa diventare il materiale da costruzione del futuro. Concetti quali cubatura e complessità sembrano infatti destinati ad assumere un rilievo sempre maggiore per i prefabbricati in legno, chiamati a soddisfare, con componenti certificati, la recente crescita della domanda. Il raggiungimento di un simile obiettivo viene reso possibile dall’impiego del legno lamellare in edilizia, ma anche dal ricorso a metodi di produzione efficienti e a tecnologie di ultima generazione, capaci di garantire il rispetto di ogni requisito.
Un esempio di implementazione professionale viene suggerito dal nesting, il processo di lavorazione che l’azienda austriaca Binderholz Bausysteme GmbH impiega su numerosi centri di lavoro computerizzati a sei assi, modello “Oikos”, forniti dall’italiana SCM Group. Cinque sedi in Austria, più due in Germania e due in Finlandia: in questi stabilimenti il Gruppo Binderholz dà prova della sua straordinaria competenza nel settore del legno, affiancando metodi produttivi modernissimi e altamente automatizzati a tecniche di lavorazione tradizionali. I suoi 1420 dipendenti realizzano un’ampia gamma di prodotti in massello, quali segato, legno lamellare, profilato e piallato, pannelli incollati e pannelli in massello mono e multistrato, ma anche bio-carburanti.
Nell’ambito della produzione tutti i responsabili avvertono l’importanza di accrescere costantemente anche la creazione di valore, apportando sia creatività che innovazione. Ciò vale tanto per i materiali impiegati quanto per i processi di produzione intelligenti e flessibili che permetteranno di assecondare tutti i trend, anche futuri, del comparto BBS.
Commenta a tale proposito Thomas Aigner, laureato in ingegneria civile con mansioni direttive e gestionali presso lo stabilimento produttivo di Unternberg:
“Per soddisfare i desideri della clientela, tutti i nostri prodotti in legno lamellare devono lasciare la fabbrica con la massima precisione possibile, nonché essere già pronti per il montaggio e la posa. Una volta in cantiere, il montaggio di particolari così precisi avviene in modo assolutamente affidabile, tanto da rendere inoltre superflua la rilavorazione di elementi di giunzione o particolari costruttivi. Vista la complessità della tenonatura, non possiamo fare altro che realizzare elementi per pareti, soffitti e tetti completamente finiti. Questo significa lavorare, in una sola passata, tutte le sei facce del pezzo con tutti gli utensili necessari e già montati, operando possibilmente 24 ore su 24 e sette giorni la settimana. È inoltre estremamente importante garantire la massima facilità di funzionamento delle macchine. Eventuali interventi di programmazione impegnativi o complessi vengono pertanto svolti a monte durante la preparazione del lavoro. Un software di simulazione assistito da PLC, messo appositamente a punto dal fabbricante, ci consente di riprodurre fedelmente i pezzi per assicurare un funzionamento ottimale e ininterrotto dell’impianto, ma consente al tempo stesso di ridurre le conoscenze specialistiche di cui gli operatori necessitano per far funzionare le macchine.”
Come anticipato in apertura, anziché affidarsi alla “sola” tenonatura si ricorre anche alla modernissima tecnologia di nesting. Quanto ne scaturisce è una sinergia perfetta da ogni punto di vista.
Tutti i vantaggi già noti della tecnologia a sei assi impiegata nei centri di lavoro CNC trovano qui efficace applicazione e garantiscono possibilità di lavorazione pressoché illimitate.
Grazie ai movimenti assiali interpolanti, tutti gli utensili, già predisposti nel relativo magazzino, lavorano il pezzo con qualsiasi inclinazione e in ogni posizione. Eseguito con tutte le angolazioni e in tutte le direzioni possibili, il taglio beneficia di vantaggi prestazionali particolarmente degni di nota e apre prospettive squisitamente nuove. I tagli d’angolo vengono quindi realizzati lungo i cinque assi, facendo lavorare la lama praticamente a tutto tondo.
Rilevante per garantire la convenienza economica delle operazioni risulta inoltre il ciclo interamente automatico di caricamento e rimozione che viene eseguito con carrello elevatore o gru. Anche in questo caso, grazie alla lavorazione a tutto tondo, il pezzo non deve essere né ruotato né capovolto.
Thomas Aigner reputa inoltre importante che il successivo montaggio degli elementi per pareti, soffitti e tetti possa essere calcolato in modo affidabile già in fabbrica. Vaglia pertanto scrupolosamente le soluzioni applicative rese possibili dai tre centri di lavoro “Oikos“ (il primo dei quali in funzione già dal 2015) e cita i fatti: “Il nesting viene eseguito sulle sei facce del pezzo mediante utensili ad alta velocità già presenti nel caricatore e sempre pronti all’uso. Gli specialisti curano l’intera programmazione ed eseguono eventuali modifiche divenute necessarie durante la preparazione del lavoro. I processi di lavorazione riservati all’operatore di macchina sono di facile esecuzione e gestione“.
Queste premesse consentono un montaggio sul campo sempre affidabile e ben calcolabile e sottolineano pertanto, ancora una volta, come la profonda competenza dell’azienda del legno tirolese e quella del fabbricante italiano delle sue macchine concorrano a rafforzare congiuntamente la collaborazione già in essere.
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