L’ARTIGIANATO 4.0 ALL’OMBRA DELLE ALPI
Dai serramenti ai mobili, dalle sedie e lampade alla tappezzeria. C’è una piccola azienda a Grossarl, attiva da tre generazioni, che esegue ogni lavorazione internamente, dal progetto alla messa in posa. Qui la cura del dettaglio si sposa con le ultime innovazioni tecnologiche e digitali.
A volte da una mera necessità può nascere una grande virtù. Un talento unico, che si tramanda da ben tre generazioni di padre in figlio aprendo la strada ogni volta a potenzialità e capacità inaspettate. È il caso di Unterkofler, piccola azienda austriaca di Grossarl che abbiamo avuto il piacere di visitare in occasione di un viaggio Oltralpe. Come “bussola” speciale, le eccellenze della falegnameria che hanno scelto la tecnologia inossidabile SCM per apportare valore aggiunto alle proprie produzioni artigianali e raffinate.
Ad accoglierci è il titolare, Peter. “Tutto è iniziato nel 1934 – esordisce -. Mio nonno era carpentiere e aveva una piccola officina, mio padre l’ha poi ereditata e ingrandita. Tutto si è evoluto gradualmente, abbiamo iniziato ad occuparci anche di falegnameria e ad assumere sempre nuovi incarichi”. La svolta, assolutamente non pianificata, come sottolinea Peter, è arrivata agli inizi degli anni Settanta con le prime produzioni di serramenti e mobili. “Mio padre non era falegname ma solo carpentiere. Un giorno gli è stato chiesto di occuparsi sia della porta che della sua struttura. Lui non aveva mai fatto un esame da falegname. Ma necessità fa virtù e poiché non si trovava nessun altro artigiano nelle vicinanze ha accolto la sfida”.
Da allora il lavoro di falegname è entrato a far parte del suo DNA e una piallatrice, la prima macchina acquistata da SCM nel 1987 in occasione della Fiera Ligna, è diventata il suo principale strumento di lavoro. La famiglia SCM con gli anni si è ingrandita fino a comprendere oggi più tecnologie. Tra queste, due toupie ti 7 e una sega circolare si x della linea di falegnameria classica “L’invincibile”. In più l’azienda si è munita di un centro di lavoro CNC accord 40 fx. “Abbiamo macchine SCM in ogni reparto, sia per la carpenteria che per la falegnameria”.
L’evoluzione tecnologica è stata fondamentale per soddisfare un target sempre più ampio e variegato, geograficamente parlando, che oggi si estende, oltre all’Austria, all’Italia (Sudtirol e Lago di Garda, soprattutto), Svizzera, Francia, Germania, Slovenia e Lussemburgo. Il 60 per cento dei clienti appartiene al settore Gastronomia (ristoranti, hotel e baite, anche in Italia, nella Val Di Fassa), per il resto si tratta di privati. Unterkofler si occupa sia di nuovi locali che di ristrutturazioni.
Solo un terzo delle commissioni arrivano da architetti, la maggior parte riguarda progetti individuali e personalizzati, pianificati internamente, soprattutto nel caso delle baite. Di conseguenza, il tutto viene realizzato internamente all’azienda senza ricorrere a terzi, neppure per il montaggio finale. Il passaparola è ancora la principale strategia di promozione di questa dinamica realtà dove l’unicità del prodotto artigianale si sposa perfettamente con l’apertura alle nuove soluzioni digitali. “Curiamo tutto, anche le sedie, le lampade, la tappezzeria. Le sedie di legno le lavoriamo direttamente noi, mentre per le stoffe le compriamo e poi ci rivestiamo le panche, ad esempio. Creiamo prima la bozza a mano, questa viene presentata al cliente e se va bene poi la processiamo con il CAD” afferma Peter riferendosi alla tecnica del Computer-Aided Drafting che in gergo indica il "disegno tecnico assistito dall'elaboratore". La tecnologia digitale semplifica notevolmente il lavoro, ma non basta. “Cerchiamo di avere uno standard, ma ogni progetto ha qualcosa di nuovo. È impensabile che creiamo un progetto al computer e finiamo con con un click e basta. Ogni cliente ha le sue necessità e richiede da noi molta flessibilità”.
La cura del dettaglio è basilare. “Il progetto viene bene se ogni elemento è al proprio posto: la stoffa, le sedie, le lampade, l’arredamento. Puntiamo molto sull’impatto visivo”. Ma come ha cambiato, la tecnologia, il modo di lavorare? “Grazie ai centri di lavoro CNC si possono avere gli elementi subito pronti. In passato ci voleva più tempo . La novità poi è che si possono salvare i programmi mentre in passato il settaggio era manuale. E settare la macchina a controllo numerico è molto più veloce che farlo manualmente, nonché più preciso. Più il controllo è semplice e più riesci ad ottenerne dei vantaggi. Sebbene le macchine siano standardizzate i prodotti che ne derivano sono più flessibili. Le macchine possono avere diverse funzioni, molto complesse, ma il controllo, la base, deve essere semplice”.
Il titolare di Unterkofler appartiene alla nuova generazione di artigiani “4.0” ben consapevoli che il lavoro manuale da solo non basta e che l’artigiano di oggi ha un “abito” ben diverso da quello che caratterizzava la professione fino a qualche anno fa. Ne è prova il fatto che mentre SCM si appresta a presentare sul mercato internazionale il suo innovativo progetto IoT Maestro connect, è lui stesso, da cliente, a mostrare interesse per i nuovi scenari offerti dall’applicazione di internet alle macchine, tra cui la possibilità di collegare in rete le macchine stesse.
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