L’attività di falegnameria è stata portata in famiglia dal “nonno” che a Ghedi cominciò a costruire mobiletti per gli utilizzi di tutti i giorni, la mobilia della cascina di campagna in cui all’epoca viveva la famiglia Mutti. Inizialmente non acquistò le macchine necessarie allo svolgimento dei diversi lavori, ma le noleggiò, pagandone solo l’utilizzo: un modo molto intelligente di iniziare con cautela ad avviare una nuova attività.
Con il passare del tempo e dei manufatti, i lavori aumentarono e il mastro falegname diventò sempre più pratico, fino a non aver più dubbi su quale sarebbe stato il suo futuro e nel 1952 (stesso anno di nascita di SCM), comprò la sua prima macchina in ghisa per falegnameria.
Così pian piano “nonno Mutti” ha cominciato una produzione di mobili vera e propria e ha aperto uno showroom in cui poterli esporre e vendere; con l’avvento dell’industria e della produzione in serie però, si è visto costretto a virare verso il mondo del serramento, nel quale la falegnameria Mutti è rimasta fino ad oggi.
Nel 1968 con la crescita della concorrenza locale, costruì un capannone nel paese limitrofo di Montirone, dove si trasferì , scelta che fu dettata dalla potenzialità di crescita di questo piccolo agglomerato di case. Essendo l’unico falegname del paese, il “nonno” Mutti è cresciuto e ha sviluppato la sua attività di pari passo con quella del piccolo centro abitato che dagli anni ’70 ad oggi ha vissuto una grande espansione.
Negli ultimi anni i suoi successori (Angiolino e i suoi 2 figli Pierangelo e Roberto) si sono di nuovo spostati sul settore del mobile, questa volta con una connotazione più improntata all’arredamento su misura, senza mai abbandonare il mondo del serramento, nel quale rimangono un punto di riferimento indiscusso nella loro zona.
La prima macchina SCM è arrivata con una pialla a spessore L’Invincibile negli anni ‘80, che ha aperto la strada a tutte le altre; attualmente infatti la falegnameria possiede un ben fornito parco macchine SCM a conferma dell’apprezzamento e della fedeltà al marchio che prosegue da quaranta anni a questa parte.
Le macchine al lavoro sono infatti una sega circolare class si 400, una toupie class tf 130, una scorniciatrice compact 23k, una bordatrice me 25, la calibratrice sandya , la foratrice startec, e la pialla a filo L’invincibile f410.
Gli eredi della falegnameria Mutti ci raccontano che la presenza di diverse macchine SCM è giustificata dal fatto che il lavoro di una piccola falegnameria è molto vario e sarebbe un peccato perdere dei clienti perché non si hanno le macchine giuste per eseguire i lavori richiesti.
La nuova arrivata in casa Mutti è la bordatrice SCM minimax me 25, arrivata proprio pochi giorni prima del nostro incontro e che ha subito trovato il suo posto all’interno della falegnameria.
Purtroppo il confronto con i grandi produttori di mobili in serie a basso costo è sempre dietro l’angolo, ma grazie alla qualità e alla versatilità delle macchine per falegnameria SCM, la falegnameria Mutti riesce a far fronte alle richieste che non possono essere soddisfatte dai grandi produttori, per un discorso di personalizzazione, cura del dettaglio e finitura. In questo modo porta avanti quella che è diventata una tradizione di famiglia, con passione e impegno.
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