Dal 1934, in Nuova Zelanda, un’azienda familiare realizza telai in legno tipico di faggio d’argento. Oggi questa impresa, la Ashford Handicrafts Ltd, è leader mondiale nel settore ed esporta il 90% della produzione. Il rapporto con SCM ha consentito al cliente di raggiungere alti livelli di precisione e di aumentare notevolmente la produttività. “Fabbrichiamo circa 100 prodotti diversi, ciascuno con un massimo di 20 componenti – spiegano i titolari - quindi dobbiamo puntare a metodi di produzione dalla massima efficienza, come linee e centri di lavoro a controllo numerico”.
Il fascino di un prodotto che ha accompagnato la storia dell’uomo, come il telaio, ed il calore e la morbidezza dei tessuti che questo antico attrezzo da lavoro intreccia. La storia di Ashford Handicrafts Ltd parte da qui, oltre ottant’anni fa, in un paese tra i più rinomati a livello internazionale per le sue lane pregiate e fibre naturali, quale la Nuova Zelanda. Fondata da Walter Aschford nel 1934, oggi questa azienda è leader mondiale nella produzione di telai, ruote di filatura e attrezzature tessili, la maggior parte delle quali realizzate con legno di faggio d’argento Southland Silver Beech, tipico neozelandese. A “tessere la trama” dell’impresa di famiglia sono oggi Richard Aschford, figlio di Walter, e sua moglie Elizabeth. Accanto a loro una trentina di dipendenti uniti dall’obiettivo comune di mantenere una tradizione, come la tessitura, che si tramanda da secoli.
I telati Aschford sono sostenibili, rinnovabili e a basso impatto ambientale grazie alla forte attenzione dedicata dai titolari al recupero dei rifiuti e alla riduzione dei consumi energetici, ma sono soprattutto il frutto di una intensa attività di ricerca e sviluppo: disponibili in legno naturale o finito con vernice a base d'acqua ecologica, sono progettati infatti per essere semplici da assemblare, oltre che piacevoli all’utilizzo.
“I nostri prodotti per l'artigianato tessile si rivolgono ai settori dell'hobbistica, dell'istruzione e del lavoro a domicilio” affermano Richard ed Elizabeth. “Il 95% della produzione è in legno massiccio mentre alcuni componenti sono in MDF e compensato impiallacciati”.
L’azienda esporta oltre il 90% dei suoi telai, in più di 40 paesi: ad eccezione della vicina Australia, gli altri principali mercati sono molto distanti, come l’Europa (in particolare Austria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania e Italia), gli Stati Uniti, l’India, Taiwan e Tailandia, Singapore e Sudafrica. La clientela, ci spiegano i titolari, è molto esigente, chiede apparecchiature tessili di alta qualità, che semplifichino il lavoro degli operatori e aumentino la produttività. Per una impresa che, come in questo caso, produce tutto internamente, diventa quindi fondamentale poter disporre di macchine altamente performanti. “Fabbrichiamo circa 100 prodotti diversi, ciascuno con un massimo di 20 componenti – proseguono i titolari - quindi dobbiamo puntare a metodi di produzione dalla massima efficienza come linee e centri di lavoro a controllo numerico”.
A tal proposito è stato decisivo l’incontro con SCM, le cui tecnologie hanno consentito sia di raggiungere alti livelli di precisione sia di velocizzare notevolmente i tempi di produzione. In totale le macchine SCM scelte da Aschford sono sette, di cui cinque centri di lavoro CNC. Tra questi ultimi l’acquisto più recente che ci viene mostrato da Richard ed Elizabeth è un accord 30 fx, uno dei modelli SCM più indicati per tutte quelle lavorazioni intensive che richiedono grosse asportazioni, mantenendo elevati standard di accuratezza e qualità di finitura. Allargando lo sguardo all’interno della fabbrica, scopriamo altri modelli di diversa tipologia e funzione: un centro di lavoro nesting morbidelli n200 (universal 2412 pre-rebranding), una scorniciatrice superset nt, una levigatrice e calibratrice dmc eurosand (modello attualmente sostituito da dmc eurosystem) e altre macchine per la lavorazione del legno massello tra cui la prima assoluta comprata oltre vent’anni fa, una scm routomat.
Il salto di qualità offerto da questi modelli, sottolineano i titolari di Aschford che da molti anni prediligono la tecnologia made in Italy offerta da SCM, è la possibilità di una lavorazione più accurata dei componenti, oltre ad una maggiore resa, scarti ridotti e massima sicurezza, in linea con le più stringenti normative. “Siamo rimasti fedeli al brand SCM perché troviamo nelle loro macchine una serie di vantaggi come l'intercambiabilità dei componenti, la qualità degli utensili e dei software, nonché la formazione e l'eccellente servizio post-vendita offerti dal gruppo italiano.
Con questi ottimi presupposti la famiglia Aschford continua a tessere il suo futuro con la stessa passione, creatività ed energia che dalle origini la contraddistingue. “Stiamo studiando come incrementare ulteriormente la produttività investendo in altri centri di lavoro CNC” affermano orgogliosi Richard ed Elizabeth prima di salutarci. Alta tecnologia e innovazione si sposano anche con un attrezzo da lavoro dal sapore antico, ma dal fascino intramontabile.
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